VILLA GROCK: ARCHITETTURA E CLOWNERIE NELLA RIVIERA DI PONENTE
TESI DA DANI ANDREA
Villa Bianca, la grandiosa residenza che sorge in uno dei quartieri residenziali più prestigiosi di Imperia, rappresenta un’importante testimonianza del genio di uno dei più grandi artisti del circo e del varietà del Novecento. Questo è l’oggetto della tesi di Laurea di Andrea Dani, suddivisa in 6 capitoli. Collaborando attivamente con il progettista fin dai primi schizzi progettuali, Grock ha impresso nell’architettura e nella decorazione della villa il segno della sua straordinaria ed eclettica personalità. Questo grande complesso venne costruito nella seconda metà degli anni Venti del Novecento, e non sembra conformarsi ad uno stile specifico, ma piuttosto una personale rivisitazione dei maggiori stili artistici dell’epoca.
Il grande parco e la villa, con i loro rimandi al mondo dello spettacolo, sembrano costituire la pantomima del circo; al contempo sono pervasi da un’intricata simbologia di matrice esoterica e massonica. Linee, forme, colori e oggetti si prestano ad un gioco di continue allusioni che rendono questa villa unica nel suo genere. Espliciti richiami allo spettacolo sono costituiti dalle formelle in terracotta, realizzate dallo stesso Grock (molto abile nelle lavorazioni manuali) che decorano i pilastri del portico laterale e raffigurano un boccascena di teatro, il violino in miniatura utilizzato dal clown in uno dei numeri di più grande successo, un’arpa, una maschera greca. L’intento auto celebrativo è reso evidente dal grande mascherone che decora la sommità dell’eclettica torretta sul lato orientale dell’edificio, così come dalle metamorfosi del clown, incisioni realizzate da Grock nel parco che raffigurano le trasformazioni interiori che era convinto di subire ogni volta che indossava gli abiti di scena.
Anche l’architettura è caratterizzata da velati riferimenti alla carriera del clown: il frequentissimo ricorso alla sfera sembra riferirsi alla palla da giocoliere, mentre le colonne dalla forma originalissima (rastremata sia verso l’alto che verso il basso) rimandano alle clave utilizzate in numeri di abilità. La cultura esoterica e massonica costituisce uno dei caratteri più controversi e affascinanti: il clown elaborò un originale sistema di simboli, spesso nascosti nell’architettura e nella decorazione, di cui nonostante le varie interpretazioni isolate non si è ancora trovata una chiave di lettura certa.