In ordine nelle foto: Edgardo Meda al raduno CADEC a Gonzaga (MEDA-Busta 395), a casa dell'amico pittore Raugi (MEDA-Busta 600), ed infine al Festival di Montecarlo del 1978 con Barbara Savio (MEDA-Busta 395)
Edgardo Meda, collezionista, nome caro agli appassionati, "circus-gentleman”, come lo definì Massimo Alberini, assiduo ricercatore di “pezzi” interessanti, era un appassionato Amico del Circo, uno di quelli che sapeva cesellare la storia della pista arricchendola di rapporti personali con i direttori dei grandi, ma soprattutto, dei piccoli, chapiteaux. Meda è stato un attento e solitario documentarista del circo, non solo degli spettacoli che, da Nord a Sud, hanno costellato, negli anni della sua vita, il Bel Paese. La sua casa-museo a Buccinasco (Mi) riportava manifesti, immagini d’epoca, programmi, quadri, modellini, tutti a tema circense. La lirica e il teatro erano autentiche passioni per lui, ma era la pista il suo Amore più grande, quello che gli faceva attraversare a piedi un’intera città, solo per avere una locandina “itinerante”. Un uomo che non si è fatto scappare i raduni tra Amici, i Festival alla memoria di Grock, quelli all’arte di Rastelli, gli Internazionali di Monte Carlo e i diversi eventi che le sfaccettature dell’Arte creavano incontrando la pista: presentazioni editoriali, mostre, esposizioni filateliche, debutti, semplici dialoghi tra artisti e giornalisti di ieri e di oggi che ha saputo immortalare sempre nella fotografia bella che ancora di lui ci resta. Il Fondo Edgardo Meda è costituito da una ventina di migliaia di diapositive, svariate migliaia di foto, programmi italiani e stranieri, manifesti recenti e storici, centinaia di riviste, migliaia di articoli di giornale, qualche monografia, centinaia di video.