In ordine le foto: Riccardo Orecchia e Serena Bassano al 1° anniversario della morte di Enrico Bassano, al Circo Cesare Togni a Genova nel 1980 (MEDA-Busta 447), Pilotti e Rossi Pietro al Raduno CADEC al Circo di Francia ad Acqui terme nel 1979 (MEDA-Busta 421), insieme a Giuseppe Rivarola (Schedario CEDAC).
Riccardo Orecchia (1920-1994), piemontese, alessandrino, è stato, prima di tutto, un grande appassionato di circo. Uomo serio e responsabile, parsimonioso nei gesti e nelle parole, che non tradivano mai, però, quella passione per il mondo della pista, che ha saputo riversare nel giornalismo senza toni eccessivi, ma con una ricerca costante che portava sempre a risultati interessanti per l’apporto informativo “sul territorio”. Collezionista, oltre che giornalista, e filatelico certosino. Fu tra i primi soci del CADEC (Club Amici del Circo) e capo redattore, dal 1981, di CIRCO, rivista che lo ha conosciuto anche con i suoi due pseudonimi: R. De Gaggi, con il quale era solito firmare i cruciverba, e R. De Fermi. Il suo apporto alla rivista fu prezioso anche per gli anni che sarebbero seguiti. A lui, infatti, si deve l’intervento di alcuni collaboratori stranieri che ritraevano in Italia la realtà estera e le rubriche da lui firmate che avevano il compito di istruire sulle piste di un tempo e tramandando aneddoti di grande curiosità. Frammenti di storia dello spettacolo e spesso semplici attimi di vita vissuta, da un Amico del mondo del circo, che, tra il 1984 e il 1987, confluirono in “Charivari”.
Orecchia è stato per anni collaboratore del quotidiani La Stampa, per il quale era, tra l’altro, inviato al Festival Internazionale del Circo di Montecarlo. Egli rappresenta, oggi, quel giornalismo, che ha segnato un’epoca, perché ha saputo descrivere lo spettacolo della pista con precisione e competenza della storia, dell’attualità e rivolgendo sempre un occhio al futuro circense.
Il Fondo Riccardo Orecchia è composto prevalentemente da monografie, una cinquantina, e da una considerevole raccolta fotografica.