SHAKESPEARE TRA CIRCO E SPETTACOLO POPOLARE
TESI DI NICOLA CAMPOSTORI
Attraverso l'analisi del contesto storico del Rinascimento inglese (particolarmente propizio alla commistione tra i vari tipi di spettacolo), degli spettacoli e delle festività popolari ancora in voga all'epoca, del contributo che gli artisti girovaghi diedero alla formazione del teatro professionista, delle strutture e delle tecniche drammatiche che Shakespeare eredita dalla tradizione e dei personaggi (come i clown e ifools) che maggiormente sfruttano il materiale popolare degli artisti girovaghi, questa tesi mostra come gli innumerevoli rimandi e influenze che collegano Shakespeare al teatro popolare e di strada siano tutt'altro che casuali e siano invece possibili grazie al fatto che il drammaturgo trovò nelle tecniche e nelle strutture drammatiche del teatro di strada il mezzo ideale per esprimere la sua concezione poetica, teatrale e del mondo come luogo di ambiguità e di complessità irriducibili. Questo scritto mostra inoltre come le arti pre-circensi abbiano potuto influenzare grandi artisti del calibro di Shakespeare e come la padronanza delle tecniche degli artisti girovaghi possa servire a mettere in scena al meglio le opere del Bardo, la cui teatralità si fonda su una drammaturgia basata, come tutto lo spettacolo popolare, sull'azione, sulla rapidità e la brevità delle scene, sul rapporto diretto ed esplicito col pubblico e sul carattere istrionico dell'attore, cui è affidato (in assenza quasi totale di scenografia) il peso dello spettacolo.