GAETANO CINISELLI. UN CAVALLERIZZO A MILANO
TESI DI DIDIER MARION HENRIETTE
Il XIX secolo, fin dal suo principio, dimostra la sua propensione a favorire, per questioni sociali e politiche, il propagarsi degli spettacoli equestri, più di altri, nel nostro Paese e nel continente europeo. L’obiettivo della tesi di Laurea specialistica di Marion Didier è focalizzare l’attenzione proprio sullo sviluppo di questo autentico fenomeno nella città di Milano, i luoghi ad esso deputati, come l’Arena Civica, l’Ippodromo al Mercato Vecchio, al Tivoli, per giungere alla struttura semipermanente del Grande Circo Olimpico. Sedi preziose per le compagnie che si sono alternate negli anni, i grandi nomi dell’arte equestre: Franconi, Guerra, i Guillaume, Alessandro Ciotti… Gaetano Ciniselli. Direttore e cavallerizzo come pochi, impresario attento e ambizioso, Maestro eccelso dell’Arte di domare il cavallo fin dai suoi esordi al Cirque des Champs Elysées, lui, allievo dei Franconi, stella del viennese de Bach, socio del celebre Alessandro Guerra, Cavallerizzo Onorato di Sua Maestà il Re d’Italia Vittorio Emanuele II, in onore del quale ribattezzò la sua compagnia Real Circo Italiano, fondatore, verso il 1860, di un proprio circo itinerante in territorio europeo e, verso il 1885, del suoi primi circhi stabili a Mosca e a San Pietroburgo. Ammirato dallo zar Alessandro II e dall’intera aristocrazia russa, Ciniselli poteva contare anche sulla sua numerosa famiglia, la moglie e i quattro figli: Andrea, Ernesto, Scipione (futuro direttore del circo paterno) e l’esemplare Emma, favorita dell’erede al trono Alessandro III futuro imperatore.
L’ultima parte dell’elaborato è relativa al Teatro Dal Verme di Milano, storico “contenitore di spettacoli” eretto nel 1872 da Ciniselli assieme all’aiuto del Conte Francesco Dal Verme. Si trattava di una sorta di circo stabile atto a ospitare le compagnie circensi più rinomate e in voga del momento, alternate a altre compagnie teatrali italiane e estere. In questo modo, la sottile vena imprenditoriale di Gaetano Ciniselli, il suo inconfondibile stile nel riconoscere l’intrattenimento con la “i” maiuscola, si lega inscindibilmente anche con la storia del fare spettacolo, che, grazie agli stabili eretti negli anni, ha dato vita ad un genere architettonico di eccellente longevità al servizio dell’arte equestre: quella dei Politeama.