OPERATORI DEL SORRISO E CLOWN DOTTORI. LA CLOWNTERAPIA DELLA CROCE ROSSA ITALIANA


TESI DI FERRARI ELISA

 

Una tesi che mira a illustrare come la potente risata provocata dalle strambe azioni di un clown sia utile anche a fini terapeutici per tutte quelle persone in condizione di disagio fisico, psicologico e sociale. Questo elaborato, infatti, introdotto dalla preghiera di Totò ai clown, è stato scritto da una persona affetta dalla “paura verso i clown”, un disagio che l’autrice spera di poter superare proprio attraverso quest’analisi. L’argomentazione parte, nel capitolo 1, dai concetti chiave che stanno alla base dell’intero elaborato: i concetti di clownterapia, di gelotologia – la disciplina del ridere - e della risata come strumento terapeutico, in grado di favorire l’interazione. La clownterapia, infatti, è una terapia che, affiancata alle terapie di tipo classico, mira a portare le emozioni del paziente in stato di disagio da negative a positive utilizzando le arti della clownerie e dello spettacolo di strada. E’ una disciplina che fu inventata ante litteram dal beato italiano Angelo Pani ma che venne specificatamente definita come terapia nel 1800 dal clown Michael Christensen del Big Apple Circus, il quale si recava nei centri sanitari per far sorridere i pazienti. Al giorno d’oggi esistono due principali approcci alla materia, le cui figure centrali, oltre ai pazienti, sono i clown-dottori, persone specificatamente formate a livello socio-pedagogico, psicologico e umanitario – oltre che scientifico – in grado di portare il paziente alla risata attraverso il loro travestimento clownesco, la creazione di situazioni assurde ma altamente divertenti e l’utilizzo di marionette. A partire dal capitolo II, l’elaborato verte verso l’analisi delle varie associazioni di clownterapia nel mondo, per poi passare nel capitolo III all’analisi del caso specificatamente italiano e delle sue varie realtà. Nel capitolo IV, infine, la laureanda conclude la sua analisi parlando del ruolo dei clown-dottori nella Croce Rossa Italiana e della legislazione in materia, prendendo ad esempio lo statuto della Regione Lombardia riguardo ad una disciplina ancora altamente stereotipata, ma che ha davvero dimostrato di poter avere effetti positivi non solo a livello fisico, ma soprattutto spirituale e sociale. 

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